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Committenti in crisi – Banche quasi ferme.

La percezione dei rapporti con gli istitui bancari da parte di committenti ed imprese è poco rassicurante.

Nelle conversazioni tra operatori e condòmini ci si scambia informazioni ma a quanto pare ci sia molta caos sulla possibilità di acquisto dei crediti da parte della banca.

Gli istituti maggiori stanno cercando di accontentare le richieste per il fatto che il loro plafond non si è ancora esaurito ma negli istituti minori si sono già verificate le prime chiusure. Anche le Poste Italiane e Cassa Depositi e prestiti stanno valutando la chiusura ai nuovi acquisti.

I RIFIUTI

A Genova e a Bologna si registrano molti rifiuti e gli amministratori si ritrovano davanti allo stop da parte delle imprese e delle banche. La soluzione non sembra essere quella dello sconto in fattura perché poi l’impresa, il general contractor o il professionista devono trovare chi si compra il relativo credito d’impresa.

La mancanza di Plafond fiscale sta bloccando velocemente tutti i canali d’acquisto e a breve potrebbe semplicemente esaurirsi la spinta al superbonus.

E’ difficile valutare quanti committenti potrebbe reggere l’impegno economico: in quanto la maggior parte dei lavori che sono ripresi o sono stati avviati dopo la proroga decisa con la legge di Bilancio, si trovano in mezzo al guado con cessioni di credito ancora non formalizzate.

IN CONDOMINIO

La Legge di Bilancio era entrata in vigore appena 26 giorni prima della norma del Dl Sostegni ter che ha una direzione opposta. Quindi, il blocco implica una sospensione, in attesa che l’iter legislativo del Dl lo renda più fluente, di ogni decisione nelle assemblee di condominio, mentre gli amministratori dovranno affrontare i condòmini “agitati”.