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Molte banche frenano gli acquisti – condomini e aziende in stand-by.

Il portale di Poste Italiane dedicato alla cessione dei bonus casa ha annunciato ai suoi clienti il blocco dei servizi con “Si informa che la piattaforma per il servizio di acquisto di crediti d’imposta non è attiva.”

L’art. 28 del decreto Sostegni-ter ha avuto un impatto devastante sul mercato delle cessioni dei bonus e a testimoniarlo è il messaggio che si trova nel portale di Poste Italiane. Il provvedimento è andato in vigore il 27/07 ma già il 24/01 circolava pessimismo sulla possibilità che le banche avrebbero avuto assorbire crediti con le nuove regole. Il problema è legato alla capienza fiscale: i crediti acquisiti attraverso le cessioni possono essere utilizzati solo in compensazione. Superato il plafond, vanno perduti. Mentre il provvedimenti veniva pubblicato, qualche istituto stava facendo i calcoli, scoprendo di aver sforato il plafond.

Istituti come Unicredit e Intesa San Paolo hanno confermato le cessioni dei crediti, ma molti atri si sono mossi in modo diverso. Se qualche banca ha bloccato l’apertura di nuove pratiche, qualche altra sta andando avanti ma teme che la mancata possibilità di cessione tra banche dello stesso gruppo limiti le singole BCC rispetto alla potenzialità dell’intero gruppo. Ciò significa che senza cessioni diventerà impossibile fare le operazioni di compensazione interna che massimizzavano la capienza fiscale.

Anche soggetti che lavorano con le imprese hanno bloccato i loro servizi. Al di là delle posizioni ufficiali, sono molti gli istituti di credito che stanno fermando/rallentando tutto, in attesa che le regole vengano chiarite.